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Fumo e microbiota salivare: un'analisi trasversale su una popolazione alpina italiana

Oltre alla ben nota “flora”, meglio chiamata “microbiota”, intestinale, esiste un microbiota orale, che può essere analizzato attraverso un campione di saliva. Gli autori e le autrici hanno studiato come esso cambi in relazione all’esposizione individuale al fumo.

Gli autori e le autrici hanno studiato come la composizione del microbiota salivare vari tra fumatori, ex fumatori e chi non ha mai fumato su un campione di più di 1600 persone che partecipano allo studio CHRIS.

Gli autori e le autrici hanno osservato che fumare più sigarette al giorno aumenta l’impatto sul microbiota, in particolare in direzione di un probabile aumento di rischio di sviluppare malattie gengivali, con conseguente rischio di perdita dei denti. Hanno inoltre osservato che il microbiota orale di chi smette di fumare impiega cinque anni a tornare ad una composizione simile a chi non ha mai fumato, ma già dal primo anno molti cambiamenti sono già visibili.

Questa ricerca non solo ha confermato un effetto comparabile ad altri studi condotti in maniera simile, ma ha anche esteso la nostra conoscenza sulla dinamica tra microbiota salivare e frequenza di esposizione al tabacco, sia in termini di quantità di sigarette fumate in una giornata che in termini di anni dall’ultima sigaretta.

I risultati delle analisi inoltre indicano che il microbiota salivare potrebbe modulare la relazione tra fumo e potenziale sviluppo di determinate malattie.


Anno di pubblicazione: 2023

Doi: https://doi.org/10.1038/s41598-023-42474-7


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